Moustafa ha scelto di parlare di sé mostrando il suo volto e i paesaggi dei luoghi in cui vive oggi. Eppure, dietro i suoi paesaggi luminosi e sereni, Moustafa decide di raccontare un momento difficile della sua vita.
Mentre li attraversa oggi questi luoghi aperti, i parchi, le strade e gli angoli, ripensa al primo mese appena arrivato in Italia, trascorso vivendo in strada. Guardarsi indietro gli ricorda di quanta strada ha fatto per arrivare dove è ora.
Mi chiamo Moustafa e sono un ragazzo egiziano. Mi piace molto lavorare e mi piacciono anche le persone. Prima ho fatto un viaggio dalla Turchia in Italia ed è stato molto difficile.
Nel mio progetto ho deciso di fotografare dei luoghi che mi piacciono e mi fanno stare bene. Sono bellissimi, ma a me ricordano anche un’altra cosa.
Appena arrivato in Italia ho vissuto un mese in strada, non potevo lavarmi e non avevo nulla da mangiare. È stato un mese duro e mi mancava molto la mia famiglia. Ora sono in comunità e sto bene.
L’altro giorno mi sono comprato scarpe e vestiti nuovi e mi sono fatto un selfie ma non scorderò mai ciò che ho fatto per arrivare fino a qui.